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"Lina trova nella parola il mezzo per costruire un disegno che va oltre, donando continuità allo sguardo e riconoscendo nel vuoto, la voglia di orientare pensieri, 'croci' e 'spine' verso quella fiducia folle, che può suggerire una nuova apertura. Abbracciare la preghiera, può sorprendere, poiché ci si innerva in quell'io interiore, capace di essere linfa e metamorfosi per una trasformazione più grande. La conoscenza empatica con il dolore può così essere il fulcro vitale di energia creativa e orientamento verso un significato profondo per l'esistenza stessa (...)" (Dulcinea Annamaria Pecoraro).